EUREKA! IN BREVE

Eureka! è un laboratorio di peer tutoring per scuole primarie e secondarie di 1° e 2° della durata di 25 ore in presenza, sviluppato dal team Ed-Work in collaborazione con Save the Children Italia.

Nasce con l’obiettivo di potenziare alcune competenze di base, rafforzando al contempo le capacità socio-emotive, relazionali e sociali di gruppi di studenti e studentesse della scuola secondaria di primo e secondo grado. Sono attualmente coinvolti cinque istituti in tre città: Roma, Napoli e Firenze.

OBIETTIVI

Eureka! Quel lampo di genio, quando stiamo cercando di risolvere un problema, di trovare una soluzione e improvvisamente…eccola lì, che spunta dal nulla, come se il nostro cervello ci avesse ragionato su a nostra insaputa. Davvero accade tutto in modo del tutto inconsapevole o questi momenti posso essere facilitati anche grazie all’aiuto fra coetanei?

Il laboratorio si propone sia come azione didattica – facilitando il recupero e/o il potenziamento di una competenza di base -, sia come pratica di empowerment – potenziando il controllo, la consapevolezza critica e la partecipazione e favorendo uno sviluppo basato sulle particolari caratteristiche cognitive, affettive, motivazionali e relazionali del/la singolo/a alunno/a -.

Tra le molteplici le finalità specifiche evidenziamo:
– il recupero di una specifica competenza di base
– la valorizzazione delle attitudini e competenze dei singoli
– il rinforzo delle competenze trasversali e delle “social emotional skills
– il miglioramento del clima di fiducia e collaborazione tra studenti e docenti
– la sensibilizzazione alla cultura della solidarietà e della convivenza nella comunità scolastica
– la prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica.

PERCHÉ IL PEER TUTORING

Perchè il peer tutoring e, più in generale, la peer education è una pratica didattica ed educativa rodata che facilita l’apprendimento attivo e significativo. Oltre ad avere effetti positivi sul rendimento scolastico e sul recupero delle competenze di base, migliora il livello motivazionale degli alunni, il loro senso di controllo e responsabilità verso il proprio percorso scolastico e la percezione di sé come soggetti che apprendono, favorendone l’autonomia.

L’elemento dei “pari”, ovvero persone di età o status simile, che condividono dinamiche di spontanea relazione e linguaggio, supporta infatti un percorso verso la progressiva autonomia, grazie ad un’accorta alternanza di spazi di libertà e di riallineamento, l’energia e la vicinanza dei coetanei, la possibilità di esprimersi rispetto ai propri bisogni ed inclinazioni.

ATTORI E AMBITI DI INTERVENTO

Ogni laboratorio, realizzato da un’educatrice del team Ed-Work, vede protagonisti un gruppo di circa 12 studenti e studentesse che approfondiranno un ambito di intervento con l’obiettivo di potenziare alcune competenze chiave europee, quali: la competenza alfabetica funzionale, la competenza multilinguistica e le competenze matematiche e di base in scienze e tecnologie.

In ogni laboratorio si punta al potenziamento delle competenze relazionali come l’ascolto
attivo, la comunicazione efficace, l’empatia, la capacità di lavorare in team e collaborare, le
abilità di leadership.

LE ATTIVITÀ

Le attività prendono ispirazione delle tante risorse presenti su Arcipelago Educativo la piattaforma promossa da Save The Children che mette a disposizione di educatori, docenti, genitori, ragazzi e ragazze attività e strumenti per il recupero degli apprendimenti. 
I laboratori vengono progettati a partire dai bisogni emersi dalle scuole coinvolte e sulle specifiche esigenze dei partecipanti individuati. Strutturati su focus tematici diversi, prevedono tre fasi

a. Definizione delle competenze da migliorare

Gli studenti coinvolti partecipano alla definizione delle competenze di base da potenziare (anche per favorire un’attenzione metacognitiva sui loro stessi apprendimenti), a partire dalle evidenze disponibili (ad esempio le verifiche in classe, le prove parallele, le prove invalsi etc) e dalla loro percezione rispetto al loro percorso formativo. Obiettivo è anche riconoscere e valorizzare le competenze sommerse, acquisite al di fuori del contesto scolastico.

b. Empowerment

Definiti gli obiettivi del percorso e i punti di forza e debolezza di ciascuno, il laboratorio prosegue alternando momenti di formazione fra pari della stessa età e di età diverse. Nei momenti in modalità same-age i gruppi, in coppie o terzetti, si esercitano su specifici contenuti disciplinari alternandosi nel ruolo di tutor e tutee. Attraverso l’utilizzo di metodologie cooperative e ludiche, l’educatrice propone giochi di potenziamento delle aree cognitive interessate e gli studenti, divertendosi, allenano le funzioni esecutive.
Ai momenti di recupero, si alternano momenti di attenzione sul ruolo di tutor e sulle abilità da sviluppare per svolgerlo al meglio. Nei momenti in modalità Cross-age non c’è alternanza dei ruoli, ma i ragazzi più grandi assumono il ruolo di tutor nei confronti dei più piccoli, sperimentando modalità organizzative diverse. Le coppie infatti possono essere stabili, puntando a creare una sorta di relazione di mentoring da parte di un giovanissimo “esperto” che sostiene quello ancora più giovane, lo supporta durante l’esecuzione (avvalendosi delle schede e dei materiali già predisposti), ma anche lo orienta e lo accompagna, ponendosi come “modello” di ruolo. Oppure le coppie possono variare di volta in volta, configurando i tutor come una rete di consulenza, di risorse esperte a cui attingere in caso di necessità.
L’educatrice, in itinere, favorisce gli atteggiamenti improntati alla fiducia, l’empatia e la reciprocità nella relazione e fornisce scaffolding disciplinare, se è il caso. Le situazioni cross-age sono di aiuto nel successo formativo anche dei tutor perché:
– richiedono una rielaborazione più approfondita e organica delle conoscenze, che così si consolidano maggiormente;
– consentono di rafforzare l’autostima;
– favoriscono la riflessione metacognitiva sui processi mentali messi in gioco;
– abilitano una visione più positiva della scuola e degli insegnanti, verso i quali può sviluppare una maggiore empatia.

3. Circle time

Alla fine di ogni incontro, studenti e educatrice siedono insieme a cerchio per riflettere sull’efficacia delle azioni messe in campo e per migliorarsi, anche grazie all’utilizzo di strumenti ispirati ai taccuini digitali sperimentati da Save The Children.

Il focus di ogni gruppo riflessivo viene definito dagli stessi studenti, grazie alla facilitazione dell’educatrice, e può riguardare: competenze socio – emotive (il tutor ascolta, ha pazienza, osserva e monitora, da feedback, incoraggia e gratifica, affronta i conflitti); competenze meta – cognitive (il tutor propone metodi efficaci di esecuzione – evidenziare il testo, riassumere, costruire schemi, formulare ipotesi, etc.); di gestione costruttiva dell’errore; di accomodamento.
Si lavora in particolare sui 5 elementi di base che consentono agli studenti di espandere le proprie competenze, abilità e conoscenze integrandole con quelle del compagno:
– Organizzazione e coinvolgimento;
– Conflitto cognitivo;
– Scaffolding e gestione dell’errore;
– Comunicazione;
– Emozioni.
Ad esempio, insieme all’esperto, si scoprono i diversi stili cognitivi e di apprendimento, le strategie per migliorare l’attenzione (l’uso del colore, il silenzio, l’uso corretto dello smartphone), l’importanza della pianificazione dei compiti etc. e – nel contempo – si scoprono i più frequenti bias cognitivi, si esercita l’ascolto attivo, si lavora sulla propria autostima.
Questa riflessione portata avanti dopo ogni incontro culmina con l’incontro finale di valutazione dell’attività svolta, che vede coinvolti attivamente tutti i partecipanti anche nella restituzione al contesto scolastico dell’attività svolta e di quanto appreso.

LABORATORI CONCLUSI

  • laboratorio di peer tutoring cross-age presso l’Istituto Comprensivo Damiano Sauli di Roma per il potenziamento della competenza alfabetico funzionale, attraverso attività di scrittura creativa che coinvolgono studenti delle classi prima, seconda e terza della secondaria di 1°.  
  • laboratorio di peer tutoring same-age presso la scuola secondaria di 1° grado Ada Negri di Villaricca (NA), per il potenziamento delle competenze logico matematiche e di problem solving
  • laboratorio di peer tutoring cross-age presso l’Istituto di Istruzione Superiore Sassetti Peruzzi di Firenze, per il potenziamento delle competenze multilinguistiche e in particolare per l’apprendimento dell’italiano come lingua seconda (L2).
  • laboratorio di peer tutoring cross-age presso l’Istituto Comprensivo Campo del Moricino di Napoli per il potenziamento delle competenze logico matematiche e di problem solving attraverso attività di coding che coinvolgono bambini delle classi prima e quinta della primaria.

COME PARTECIPARE?

Se sei interessato/a a ricevere informazioni su come candidare la tua scuola al percorso Eureka! scrivici a info@ed-work.it